Finalità del progetto:
Il tratto terminale del Torrente Segno, per unestensione di circa
un chilometro prima della foce, è stato soggetto nel passato a
ripetuti eventi di esondazione. Sulle carte di esondabilità del
Servizio Idrogeologico della Provincia di Savona sono evidenziate le ampie
zone soggette a fenomeni di esondabilità anche con tempi di ritorno
inferiori ai 50 anni.
La situazione di rischio idraulico è particolarmente grave in quanto
le zone esondabili sono fittamente urbanizzate.
Per leliminazione delle condizioni di rischio di esondazione il
Piano degli Interventi del Piano di Bacino prevedeva, per il tratto finale
del Torrente Segno, un intervento che consisterebbe nella realizzazione
di un nuovo tratto di alveo artificiale, della lunghezza di circa 550
m, capace di smaltire le portate di piena.
La realizzazione del tratto di alveo artificiale si è però
rivelato eccessivamente oneroso.
Con il progetto per la mitigazione del rischio idraulico si doveva pertanto
studiare la possibilità di adottare una soluzione alternativa che
prevedesse un allargamento delle sezioni dellalveo attuale con la
ricostruzione degli attuali ponti e degli argini che risultano idraulicamente
non verificati.
Tale tipo di intervento doveva permettere di raggiungere il deflusso della
portata duecentennale senza esondazioni, mitigando completamente la condizione
di rischio idraulico, diminuendo i costi realizzativi ed i costi indiretti
derivanti dalla perdita di terreno destinabile ad insediamenti produttivi.
Descrizione del progetto:
Si sono analizzate le situazioni di Stato Attuale e diversi scenari di
Progetto definendo, con analisi in moto permanente, le condizioni di esondabilità
relative ad eventi di piena con tempi di ritorno cinquecentennali, duecentennali
e cinquantennali.
Nello scenario relativo alla nuova ipotesi progettuale si è previsto
lallargamento dellalveo attuale, regolarizzando la sua larghezza
a circa 30 m, con realizzazione per unestensione di circa 450 m
di una nuova opera arginale in destra orografica, ladeguamento degli
argini in sponda sinistra, solo ove necessario, ed il rifacimento della
totalità dei ponti presenti in tale tratto.
Si è comunque analizzato per completezza di studio anche lintervento
che prevedeva la realizzazione del tratto di alveo artificiale.
È stato adottato il metodo di calcolo dei profili di moto permanente
in alveo naturale utilizzando il codice di calcolo HEC-RAS (Rev. 3.1.2)
sviluppato dallo U.S. Army Corps of Engineers. Il programma, svolta la
normale e consueta immissione dei dati geometrici, è stato impiegato
secondo la modalità "steady flow" specifica per il calcolo
dei profili in moto permanente in condizioni di massima piena, per tempi
di ritorno cinquecentennali, duecentennali e cinquantennali.
Lo studio effettuato ha permesso di accertare definitivamente che ai fini
della completa mitigazione delle condizioni di rischio idraulico per l'abitato
di Vado Ligure risulta meno oneroso e presenta un impatto ambientale decisamente
inferiore la realizzazione di un intervento che preveda lallargamento
delle sezioni dellalveo con ricostruzione degli attuali ponti e
degli argini idraulicamente non verificati.
Tale tipo di intervento permetterebbe di raggiungere il deflusso della
portata duecentennale senza esondazioni nel tratto terminale del Torrente
Segno. Si mitigherebbe così completamente la condizione di rischio
del fondovalle fortemente urbanizzato, permettendo la rinaturalizzazione
del corso dacqua ed una riqualificazione del centro di Vado Ligure.
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