Finalità del progetto:
Il progetto riguarda il primo Lotto della tangenziale della Cittadina
di Torriglia (Genova). La variante stradale crea un tracciato alternativo
alla Strada Statale n. 45 di Val Trebbia che rappresenta uno degli assi
viari principali di collegamento tra la Regione Liguria e la Regione Emilia
Romagna.
Il contesto geomorfologico, geologico e geotecnico era particolarmente
complesso e difficile ed era aggravato da alcune situazioni ambientali
particolarmente problematiche per la realizzazione di gallerie con bassi
valori di ricoprimento e presenza di edifici.
Le fondazioni dei ponti e dei viadotti erano molto difficoltose per linterferenza
con terreni di pessime caratteristiche geotecniche e versanti costituiti
da antiche paleofrane.
Descrizione del progetto:
Il tracciato della tangenziale ha origine in località Laccio,
ove è presente uno svincolo di connessione con la Statale n. 226,
e termina in località Peasso per uno sviluppo totale di circa 2.60
km.
Il primo tratto inizia in soluzione di galleria per 206.90 m per poi proseguire
all'aperto per circa 1.65 km, zona dove è stato realizzato il viadotto
sul torrente "Siginella" .
È poi presente la galleria "Poggio Pezzato" di 438.61
m di lunghezza e successivamente un viadotto a tre luci.
È stata poi realizzata un'ultima galleria naturale, avente lunghezza
di 244.25 m, allo sbocco della quale è stato realizzato il viadotto
"Casa Bianca" (81.0 m) e la omonima galleria artificiale.
La problematica realizzativa di maggior complessità è stata
la costruzione della galleria Laccio per la presenza di terreni
di caratteristiche geotecniche particolarmente scadenti, in condizioni
di bassa copertura ed in prossimità di edifici.
In fase progettuale si è quindi posto il problema di definire le
più opportune modalità realizzative da adottare per la costruzione
della galleria e di dimensionare, nel modo più accurato possibile,
gli interventi preventivi di miglioramento e di rinforzo del terreno.
Vista l'esiguità della copertura nel tratto più prossimo
alla sezione di imbocco, non è stato possibile, in tale zona, la
realizzazione di un'adeguata fascia di terreno trattato intorno alla galleria;
si è optato pertanto, per superare tale tratto (avente estensione
di circa 20 m), per la preventiva messa in opera di "infilaggi"
ad elevata inerzia che hanno costituito un adeguato pre-sostegno del terreno
durante lo scavo.
Vista la complessità e la delicatezza della situazione geologica
ed ambientale caratterizzante il tratto di galleria analizzato, nonché
la complessità delle fasi realizzative previste, sono stati predisposti
due modelli, uno per lo studio della sezione longitudinale e uno per l'analisi
di sezioni trasversali.
Il codice di calcolo utilizzato è stato il FLAC (ITASCA CONSULTING
GROUP. INC. - Minneapolis, Minnesota).
Durante tutte le fasi realizzative sono state eseguite sistematiche misure
relative all'evoluzione dello stato tensio-deformativo del terreno nell'intorno
della galleria. Le sezioni strumentate hanno previsto la posa di tubi
inclinometrici e di estensimetri multibase oltre, ovviamente, a punti
di livellazione topografica di precisione ubicati sul piano campagna e
sugli edifici.
Tra le strutture di rivestimento ed il terreno sono state poste in opera
"celle di pressione"; è stata infine monitorata l'evoluzione
dello stato tensionale nelle strutture di rivestimento.
Si è verificato un buon accordo tra quanto stimato nelle simulazioni
numeriche e le osservazioni ed i controlli effettuati nel corso dei lavori.
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